Parere n.7/2018/G.A.R.I. - Lottizzazione edilizia abusiva

Quesito

Viene sottoposto un quesito che concerne l’individuazione dei criteri in base ai quali poter legittimamente configurare una operazione di lottizzazione abusiva. In particolare un Comune ritiene sussistere questa particolare fattispecie (che dà luogo ad un reato ex art. 44 lett. c) del T.U. dell’edilizia e che comporta, ove questo venga accertato con sentenza penale passata in giudicato, la confisca dei terreni incisi dall’attività lottizzatoria) in presenza di un intervento ricollegato al cambio di destinazione d’uso di due immobili esistenti (uno da residenziale ad uffici, l’altro da rurale a spogliatoio) e dalla realizzazione di due parcheggi di cui uno interrato e l’altro ricadente in un ex invaso di raccolta delle acque (operazione, quest’ultima, che ha comportato anche il livellamento del terreno).

Parere

Com’è noto la lottizzazione abusiva si configura in presenza di due ipotesi soltanto: a) con il frazionamento (materiale o anche solo negoziale) di un appezzamento originariamente unitario con la creazione di lotti che per dimensioni lascino presagire un futuro (o attuato) intervento edificatorio; b) con la realizzazione di importanti (ed imponenti) opere di urbanizzazione idonee a trasformare considerevolmente ed irreversibilmente il territorio.

Questa seconda fattispecie è quella che riguarda il caso oggetto del quesito, atteso che si sono compiute opere edilizie che, secondo l’assunto del C...

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