IL RIORDINO DELLA DISCIPLINA DELLE SOCIETÀ A PARTECIPAZIONE PUBBLICA. PRIME E BREVI CONSIDERAZIONI SULLO SCHEMA DI D. LGS. IN ATTUAZIONE DELL’ART. 18, LEGGE DELEGA 7.8.2015, N. 124
della Dott.ssa Giuliana Tulino - Dottoranda di ricerca in “Diritto pubblico, comparato e internazionale”, presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
Abstract Italiano: La scorsa estate il Parlamento ha affidato al Governo le deleghe per la riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, d. lgs. 7.8.2015, n. 124, con le quali ridefinire anche la disciplina delle partecipazioni societarie, art. 18. Il Consiglio dei Ministri n. 101 del 21 gennaio scorso ha varato l'approvazione, in via preliminare, di un decreto legislativo volto a istituire un Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica. E il Parlamento, ha avviato l'iter legislativo per riformare, dunque, l'intervento pubblico nell'economia, rafforzare l'impianto giuridico e riorganizzare il capitalismo pubblico. Gli obiettivi sottesi alla riforma in atto sono molteplici, tra i quali la razionalizzazione della spesa pubblica, la tutela della legalità dell’azione amministrativa e la semplificazione. Come anche obiettivi di moralizzazione e di tutela della concorrenza e liberalizzazione. Allo stesso tempo però, sono anche diversi gli interrogativi posti e le critiche mosse all’impianto riformatore. Le società a partecipazione pubblica si presentano come un fenomeno complesso che nel corso dell’ultimo ventennio è stato interessato da una crescita convulsa che ha generato dubbi interpretativi. La necessità che emerge con forza è il ridimensionamento del loro perimetro per una maggiore tutela del patrimonio pubblico e l’interpretazione della conseguente responsabilità degli amministratori. Il tutto finalizzato ad una gestione più efficiente delle imprese pubbliche ma nel rispetto dei vincoli posti dal diritto comunitario e nella consapevolezza che la qualità della regolazione risulta fondamentale per la competitività di un Paese.
Abstract Inglese: Last summer, Parliament entrusted the Government with powers for the reorganization of public administration, (by Legislative Decree of August 7th, 2015, n. 124), and for the redefinition of the discipline of company shares (Article 18). The Council of Ministers n. 101 of last January 21st, legislated, preliminarily, a Legislative Decree aimed at establishing a single text in the field of public companies. Parliament, therefore, initiated the legislative process to reform public intervention in the economy, strengthen the legal system and reorganize public capitalism. The objectives underpinning the ongoing reform are manifold, amongst which rationalization of public spending, protection of administrative action legality and simplification as well as ethical standards and objectives of competition and liberalization protection. At the same time, however, there are also many questions and criticisms regarding the reform structure. Public share companies present themselves as a complex phenomenon which has, over the last twenty years, been affected by a convulsive growth that has generated interpretative doubts. The need, which emerges strongly, is the downsizing of their boundaries for a greater protection of public property and the interpretation of the resulting liability of its directors. The aim is a more efficient management of public enterprises respecting, however, the constraints imposed by European law and in the awareness that the quality of regulation is essential for the competitiveness of a country.
Sommario: 1. Premessa. 2. Obiettivi dell’intervento legislativo. 3. Alcuni possibili profili problematici della riforma in atto: 3.1. Condizioni e limiti per la costituzione di società a partecipazione pubblica e conflitto di interessi tra l’obiettivo pubblicista e privatista. 3.2. Corporate governance e indipendenza dell’amministratore dal socio di controllo, tipologie di controllo e responsabilità. 3.3. Fallibilità della società a controllo pubblico. 4. Brevi e preliminari considerazioni conclusive.