dell’Avv. Agostino Sola
Abstract Italiano: Con la sentenza n. 2102/2021 il Consiglio di Stato ha affrontato il tema dell’onere motivazionale in caso di affidamenti in house. Sul tema, si ricordi, si era pronunciata la Corte Costituzionale (sent. n. 100/2020) e la Corte di Giustizia UE. L’amministrazione, pur non dovendo semplicemente operare un confronto concorrenziale preliminare tra i due modelli di gestione, deve però prendere in considerazione sia la soluzione organizzativa e gestionale praticabile attraverso il soggetto in house (al fine, appunto, di enucleare i “benefici per la collettività” da essa attesi), sia la capacità del mercato di offrirne una equivalente, se non maggiormente apprezzabile, sotto i profili della universalità e socialità, efficienza, economicità, qualità del servizio e ottimale impiego delle risorse pubbliche.
Abstract Inglese: With sentence no. 2102/2021, the Council of State addressed the issue of the motivational burden in the case of in-house assignments. On the subject, remember, the Constitutional Court (sentence n.100/2020) and the EU Court of Justice had ruled. The administration, while not simply having to carry out a preliminary competitive comparison between the two management models, must however take into consideration both the organizational and management solution that can be practiced through the in-house subject (in order, in fact, to identify the "benefits for the community "expected from it), and the ability of the market to offer an equivalent, if not more appreciable, in terms of universality and sociability, efficiency, economy, quality of service and optimal use of public resources.
Sommario: 1. La sentenza n. 2102/2021 del Consiglio di Stato: ricostruzione in fatto; 2. Brevi cenni sulla disciplina delle società in house; 3. La disciplina derogatoria dell’art. 192 d.lgs. n. 50/2016: l’onere motivazionale rafforzato; 4. Conclusioni