SERVIZIO IDRICO INTEGRATO: L'ALTALENA INFINITA CHE NE DANNEGGIA LA CORRETTA GESTIONE
dell’Avv. Lorenzo Norcia e dell’Avv. Rosanna Norcia
Abstract Italiano: Proprio nell'era della maggiore enfasi politica per un passaggio dal decentramento amministrativo ed istituzionale al federalismo invertito (non attribuzioni di funzioni essenziali ad uno Stato Confederale da parte di più Stati autonomi, ma dismissione di funzioni già esercitate da uno Stato Centrale verso Enti Pubblici da esso istituiti [Regioni] in relazione alla loro presunta irrilevanza nazionale) nel Servizio Idrico Integrato si è legiferato in senso contrario. Fino al 1994, infatti, l'approvvigionamento idrico era sempre stato considerato un servizio di stretta rilevanza locale e, come tale, disciplinato nell'ambito della legislazione comunale e provinciale. Con l'approvazione della legge Galli (n. 36/1994) lo Stato ha innescato una progressiva azione di accentramento della normativa idrica, anche per sopperire alla scadente gestione comunale che, per la sua frammentazione sul territorio, non garantiva né un razionale impiego della risorsa idrica, né un efficiente servizio alle comunità locali, soprattutto in relazione alla depurazione delle acque reflue, definendo la tariffa come corrispettivo e non più come compartecipazione dell'utente ai costi del servizio, istituendo gli Ambiti Territoriali Ottimali e demandando alle Regioni il compito di delimitarne i confini e di organizzarne la governance sulla scia di una conferenza obbligatoria tra i Comuni associati sotto la guida della Provincia.
Con il D.Lgs. 3.4.2006, n. 152 lo Stato ha ulteriormente accentrato e potenziato il controllo sugli Enti cui era devoluta la gestione del SII (A.ATO) ma, comunque, ha mantenuto il servizio nell'orbita degli Enti Locali, pur se con la imposizione della gestione associata e della rilevanza economica del servizio.
Con l'art. 7 del D.L. n. 133/2014 è stato poi sancito il definitivo ingresso dello Stato nella governance del SII mediante l'affidamento ad una sua Agenzia (prima AEEG, poi AEEGSI ed infine ARERA) di penetranti poteri di controllo, estesi anche al merito, sia in materia di tariffe, sia in materia di individuazione del Gestore Unico e trasformando l'A.ATO in E.G.ATO, con conseguente attribuzione a tale Ente di Governo della vera titolarità del SII, riservando ai Comuni solo un potere di compartecipazione alle scelte fondamentali nella politica di programmazione dei fabbisogni e di conformazione della tariffa, mentre alla Provincia viene riconosciuto solo un potere di "coordinamento" dell'E.G.ATO, coordinamento che sarebbe poi venuto meno ove l'esito referendario del 2014 avrebbe sancito, tra l'altro, l'abolizione delle Province.
Ma non è ancora detta l'ultima parola: il ripensamento sul ruolo dell'Ente Provinciale ed un ripensamento sulla composizione della tariffa sicuramente comporterà un nuovo intervento legislativo ed una nuova riconfigurazione dell'E.G.ATO.
Abstract Inglese: The Authors analyze the reform of the integrated water service, that went into the opposite direction to the popular principle of administrative decentralization, and ruled towards a reversed federalism. Until 1994 water supply was considered a local service, regulated by municipal and provincial laws. In 1994 the Government approved Law n. 36 (Galli Law) that led to the centralization of the water legislation, also due to a generally poor municipal service.
The Galli Law provides for tariff as a fee, and no more as a user’s partecipation to the service costs - and creates the ATO (Ambiti Territoriali Ottimali), which are regulated by Regions.
The control power of the central state was increased by D.Lgs. n. 152/2006 and by D.L. n. 133/2014, that created ARERA, that has the power to control tariffs and to identify a water manager. Municipalities only have the power to join to programme, while provinces have the power to coordinate the E.G.A.T.O (Ente di Governo degli ATO).
The provincial power has failed if the 2014 Referendum had abolished provinces, but it doesn’t rule out this matter.
Sommario: 1 Origine del Servizio Idrico Integrato 2. Scelta economico-privatistica del servizio. 3. Ripensamento in senso pubblicistico. 4. Conclusioni.