Thursday 27 July 2017 15:10:23

Giurisprudenza  Contratti, Servizi Pubblici e Concorrenza

L’interesse e la legittimazione ad impugnare: la qualità di socio di una società non basta ad individuare in capo al singolo un interesse legittimo distinto da quello proprio della società

segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. V del 24.7.2017

Con sentenza depositata in data 24 luglio 2017 la Quinta Sezione del Consiglio di Stato ha richiamato il precedente della Quarta Sezione, 28 febbraio 2013, n. 1225, a mente del quale “la qualità di socio di società commerciali non è idonea ad individuare e radicare in capo al singolo socio interessi legittimi distinti da quelli della società nei confronti di atti che ledano gli interessi della stessa; la posizione di socio non legittima pertanto la proposizione di un autonomo ricorso avverso provvedimenti sfavorevoli alla società, potendo al più giustificare un intervento ad adiuvandum nel giudizio instaurato dalla società”.

Con ciò non si nega che il socio operativo di una società mista pubblico / privata possa avere un ben precisa aspettativa a svolgere l’attività per la quale era stato inizialmente prescelto, ma solo che tale aspettativa non può trovare tutela impugnatoria avanti al giudice amministrativo, per difetto di presupposti.

Invero, continua il richiamato precedente, “seppure sussistono degli interessi legittimi autonomi in ordine alla procedura di evidenza pubblica con il quale l’aspirante socio è scelto, una volta superata questa fase e costituita la società, il socio ne diviene parte e, pur conservando la propria generale soggettività giuridica, affida esclusivamente alla società la realizzazione della missione statutaria affinché questa agisca come nuovo ed unico soggetto nei rapporti con gli altri soggetti dell’ordinamento”.

L’interesse sostanziale ad assumere compiti operativi è quindi tutelato attraverso il riconoscimento di interessi legittimi nella fase preliminare di gara ed in quella endo-societaria di assegnazione del ruolo posto a base di gara, ma una volta costituito il nuovo soggetto al quale l’amministrazione aggiudicatrice dovrà direttamente affidare la commessa – ferme le posizioni giuridiche endosocietarie – è questo e solo questo che potrà eventualmente dolersi di un successivo e cattivo esercizio del potere che abbia condotto, in concreto, al mancato affidamento o alla revoca di quello già in essere.

Ciò, puntualizza il richiamato precedente, “non già per un motivo processuale o per la sussistenza di uno schermo societario che impedisce la tutela dei reali interessi, ma perché l’aspirazione in ordine all’affidamento diretto costituisce per il socio un’aspettativa di natura economica esposta fisiologicamente al rischio di impresa, anche se presidiata da interessi legittimi riconosciuti in capo alla società che senz’altro tale rischio riducono (è proprio questo il motivo per il quale il socio privato è scelto a mezzo di procedura di evidenza pubblica). Che poi tali posizioni giuridiche siano effettivamente ed efficacemente tutelate dalla società e dal suo amministratore è problema che attiene, come accennato, all’ambito endosocietario”.

A riprova di quanto sopra, va poi considerato che “potrebbe giungersi a soluzioni diverse solo sostenendo che, anche in questo caso, come nell’appalto pubblico, il privato è scelto direttamente e da subito, dall’amministrazione, quale aggiudicatario: la tesi non è pero sostenibile atteso che la società mista si presenta comunque come uno strumento di partneriato pubblico-privato istituzionalizzato (PPPI), dotato di personalità giuridica propria, per la realizzazione e/o gestione di un’opera pubblica o di un servizio, in virtù del quale il socio pubblico assume un ruolo imprenditoriale e profili di rischio così come il socio privato, e tra i profili di rischio, per entrambi sussistenti, rientra anche quello che la società compartecipata non ottenga le commesse per le quali è stata costituita, o soccomba nel giudizio teso all’ottenimento di quelle commesse”.

Conclusivamente "deve ritenersi che l’interesse sostanziale del socio privato all’ottenimento o al mantenimento, da parte della società mista, della commessa pubblica, è un interesse riflesso e mediato che non assurge ad interesse legittimo e può pertanto essere condotto nel processo amministrativo eventualmente solo attraverso l’intervento ad adiuvandum, impregiudicata restando, ovviamente, l’esperibilità di altri strumenti di tutela civilistici in ambito endosocietario (si pensi all’azione di responsabilità, esperibile dai soci ai sensi dell’art 2393 bis Cod. civ., o dal singolo socio direttamente danneggiato, ex art. 2395 Cod. civ.).

 

In termini più generali, inoltre, anche Cons. Stato, VI, 8 febbraio 2012, n. 676 ricorda che “la qualità di socio di una società non risulta idonea ad individuare in capo al singolo un interesse legittimo distinto da quello proprio della società e non legittima, pertanto, la proposizione di autonomo ricorso contro il provvedimento lesivo di interessi della società”.

 

Per approfondire scarica la sentenza

 

 

Testo del Provvedimento (Contenuto Riservato)

 

Se hai già aderito:

Entra

altrimenti per accedere ai servizi:    

Sostieni la Fondazione

 

Ultime Notizie

Pubblico Impiego e Responsabilità Amministrativa - Wednesday 12 November 2025 10:13:12

COMPARTO FUNZIONI LOCALI: Quesito su classificazione professionale – mutamento ed assegnazione di mansioni

ARAN Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni

Patto di Stabliità, Bilancio e Fiscalità - Tuesday 11 November 2025 16:29:56

IMU: l’esenzione dall’imposta non può essere estesa ad ulteriori unità immobiliari contigue, di fatto unificate ed utilizzate anche esse come abitazione principale

La Quinta Sezione della Corte di Cassazione con ordinanza depositata in data 27 ottobre 2025 ha ribadito che “in tema di IMU, l’esenzio...

segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza dell’ordinanza della Corte di Cassazione del 27/10/2025 Pres. Angelo Matteo Socci, n. 28475

Giustizia e Affari Interni - Tuesday 11 November 2025 15:51:04

Avvocati: i “parametri” che deve prendere in considerazione il giudice nella liquidazione delle spese legali

 vicenda giunta all’attenzione della Settima Sezione del Consiglio di Stato attiene al capo della sentenza di prime cure in ordine alla...

segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. VII del 10/11/2025 Pres. Marco Lipari - Est. Daniela Di Carlo, n. 8697

Giustizia e Affari Interni - Tuesday 11 November 2025 15:30:11

Autorizzazioni di polizia al commercio di oggetti preziosi: l’affidabilità e la buona condotta dell’istante

La materia del commercio di preziosi attiene ad un settore di estrema delicatezza che giustifica la massima severità dell’Amministrazi...

segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. III del 10/11/2025 Pres. Rosanna De Nicholas - Est. Enzo Bernardini, n. 8738

Procedimento Amministrativo e Riforme Istituzionali - Tuesday 11 November 2025 15:16:02

L’annullamento d’ufficio: il Consiglio di Stato ribadisce i principi sul decorso del tempo e sulla motivazione

La Quarta Sezione del Consiglio di Stato con la sentenza depositata in data 10 novembre 2025 ha richiamato l’Adunanza plenaria che con la sen...

segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. IV del 10/11/2025 Pres. Luca Lamberti - Est. Giuseppe Rotondo, n. 8755

Contratti, Servizi Pubblici e Concorrenza - Tuesday 11 November 2025 15:03:45

Procedure di gara: fino a quando e perché la stazione appaltante può escludere il partecipante

Si segnala la sentenza della Quinta Sezione del Consiglio di Stato depositata in data 7 novembre 2025 con l...

segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. V del 07/11/2025 Pres. Paolo Giovanni Nicolò Lotti - Est. Giorgio Manca, n. 8682

Uso del Territorio: Urbanistica, Ambiente e Paesaggio - Tuesday 11 November 2025 14:30:11

Permesso di costruire: l’amministrazione deve verificare la legittimazione del richiedente

Ai sensi dell’art. 11 del d.P.R. n. 380 del 2001 “Il permesso di costruire è rilasciato...

segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. IV del 6/11/2025 - Pres. Luca Lamberti Est. Silvia Martino, n. 8644

Uso del Territorio: Urbanistica, Ambiente e Paesaggio - Tuesday 11 November 2025 14:12:21

Il Silenzio assenso sull’istanza di condono edilizio

 

Per granitico orientamento della giurisprudenza, il silenzio assenso sull'istanza di condono edilizio inerente ad opere abusive real...

segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. VII del 6/11/2025 - Pres. Claudio Contessa Est. Laura Marzano, n. 8648

Procedimento Amministrativo e Riforme Istituzionali - Friday 07 November 2025 12:04:26

Elezioni: l’esclusione delle liste per firme sovrabbondanti

Il caso Campania i cui principi valgono per tutto il territorio nazianale. Si segnala la sentenza della Quinta Sezione del Consiglio di Stato depos...

segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. V del 06/11/2025 Pres. Diego Sabatino Est. Marina Perrelli, n. 8651

Giustizia e Affari Interni - Thursday 25 September 2025 09:37:45

Istruttoria processuale: il giudice “può” disporre l’acquisizione di informazione e documenti che siano utili al fine del decidere e che siano nella disponibilità dell’amministrazione

 

“Ai sensi dell’art. 64 c.p.a. il giudice “può” disporre l’acquisizione di informazione e do...

segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. III sentenza del 22/9/2025, n. 7428

Copyright © 2016 Gazzetta Amministrativa | All Rights Reserved | Privacy - Note Legali
Via Giovanni Nicotera, 29 - 00195 - Roma - Contatti
Partita Iva: 14140491003 - Codice Fiscale: 97910230586
Top