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Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

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  • I807 - Moral suasion su Associazione Pubblici Esercizi, non aumenta il prezzo del caffè nei bar di Roma
    MORAL SUASION SU ASSOCIAZIONE
    PUBBLICI ESERCIZI, NON AUMENTA
    IL PREZZO DEL CAFFE’
    NEI BAR DI ROMA

    Non aumenta il prezzo del caffè nei bar di Roma. A fine marzo 2017 l’Autorità ha deliberato di procedere con una moral suasion nei confronti dell’ “Associazione Pubblici Esercizi di Roma” (di seguito anche “AEPER”), in relazione alla decisione, assunta dal Direttivo AEPER, di pubblicizzare, tramite alcuni articoli di stampa, una serie di dati relativi all’aumento, negli ultimi 10 anni, dei costi di gestione a carico degli esercenti e di “consigliare” a tutti i Pubblici Esercizi di Roma e Provincia un aumento graduale del prezzo al consumatore della tazzina del caffè, compreso tra i 10 ed i 20 centesimi.
    Anche il Codacons faceva pervenire una segnalazione al riguardo.


Collegamenti:
Provvedimento del 5 dicembre 2007


COMUNICATO STAMPA



GAS: ANTITRUST AVVIA ISTRUTTORIA NEI CONFRONTI DI TOSCANA ENERGIA PER POSSIBILE ABUSO
DI POSIZIONE DOMINANTE


L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 5 dicembre 2007, ha deciso di avviare un’istruttoria per possibile abuso di posizione dominante nei confronti di Toscana Energia, società attiva nella distribuzione di gas in Toscana, controllata congiuntamente da numerosi Comuni della regione (che detengono il 54,4% del capitale sociale) e da Italgas (che ne detiene il 44,7%).
L’istruttoria dovrà verificare se Toscana Energia, titolare in via esclusiva delle concessioni per la gestione del servizio di distribuzione del gas, abbia posto in essere un abuso di posizione dominante impedendo o limitando la concorrenza nel mercato della progettazione e realizzazione dei lavori di ingegneria civile e industriale.
In base ad alcune segnalazioni ricevute dall’Antitrust la società avrebbe condizionato la prestazione del servizio di allacciamento alla prestazione anche dei lavori di posa dei metanodotti su terreni privati, che è un’attività da svolgere in regime di concorrenza. In questo modo Toscana Energia avrebbe subordinato una prestazione, dovuta e indispensabile (l’allacciamento al fine di ottenere il servizio di distribuzione del gas, operato in regime di monopolio), all’acquisto da parte di soggetti privati di un’ulteriore prestazione, non richiesta e che potrebbe essere acquisita sul libero mercato.
In sostanza i privati sarebbero costretti a rivolgersi a Toscana Energia per entrambe le prestazioni, a pena del mancato allacciamento della porzione di rete realizzata in autonomia.
Sulla base delle stesse segnalazioni risulterebbe inoltre che i prezzi praticati da Toscana Energia, nell’unico caso in cuiha concesso l’allacciamento alla rete a fronte di opere realizzate da altri, sia ingiustificatamente gravoso: 800 euro al metro lineare a fronte dei 57 euro proposti dalla stessa società nel preventivo per la posa di tubazioni, inclusivo anche del servizio di allacciamento. La fissazione di un prezzo così elevato per la fornitura del solo servizio di allacciamento sembrerebbe funzionale ad una strategia più complessa, volta a sfruttare la propria posizione dominante nel mercato locale della distribuzione del gas, per escludere altre imprese dalla realizzazione dei lavori di posa di condutture del gas.
L’istruttoria dovrà concludersi entro il 30 novembre 2008.

Roma, 11 dicembre 2007