Banca Dati G.A.R.I.

L’esperienza professionale acquisita nel settore sanitario di un altro Stato membro dell’Unione Europea può essere riconosciuta ai fini della corresponsione della fascia superiore dell’indennità di esclusività nonché per il conferimento di un incarico professionale ex art.27 del CCNL 8.6.2000?

L’art. 12, comma 3, lett. b) del CCNL 8.6.2000 (integrato dall’art. 24 comma 12 del CCNL 3.11.2005) stabilisce che l’anzianità complessiva per il computo dell’esperienza professionale utile ai fini della corresponsione della fascia superiore dell’indennità di esclusività è quella maturata dal dirigente con rapporto di lavoro a tempo determinato o indeterminato, senza soluzione di continuità, anche in aziende ed enti diversi del comparto del SSN. In ordine al presupposto dell’assenza di soluzione di continuità è intervenuto l’art. 5 del DL 59/2008 (convertito in L. 101/2008) e smi che ha stabilito che tale condizione  non si applica se la soluzione di continuità dipende dal passaggio dell’interessato da una struttura sanitaria di cui alla legge 10 luglio 1960, n. 735, di uno Stato membro a quella di un altro Stato membro e che sono inapplicabili le clausole dei contratti collettivi contrastanti con detta disposizione. Sarà compito dell’Azienda valutare la congruità del periodo di tempo necessario al passaggio tra strutture sanitarie di due Stati membri.

Per quanto riguarda l’esperienza professionale ai fini del conferimento dell’incarico, l’art. 15 del CCNL 17.10.2008, integrato dall’art. 16 del CCNL 6.5.2010, ha stabilito che nel computo dei cinque anni di attività ai fini del conferimento degli incarichi di cui all’art. 27, comma 1, lett. b) e c) del CCNL 8.6.2000, rientrano i periodi svolti con incarico dirigenziale o equivalente a funzioni dirigenziali in ospedali o strutture pubbliche dei Paesi dell’Unione Europea, ferme restando le regole di computo stabilite dal citato art.12 comma 3.